Continua il procedimento sulla strage di Mestre da parte della Procura: previsti ulteriori accertamenti sul corpo di Rizzotto.
Si procede con le indagini sull’incidente avvenuto a Mestre il 3 ottobre scorso, che provocò la morte di 21 passeggeri. Tra essi, c’era anche l’autista 40enne Alberto Rizzotto, su cui la Procura ha disposto una nuova autopsia.
Le indagini sulla strage di Mestre
Le ultime indagini si sono intensificate sull’intera flotta dei 18 bus di La Linea, per verificare l’efficienza dei mezzi. Dopo un sopralluogo avvenuto il 25 ottobre sul cavalcavia Superiore di Mestre, il procuratore Bruno Cherchi spiega che si procederà con l’esame dei resti del bus sotto sequestro e l’eventuale rogatoria internazionale per recuperare i dati trasmessi dal Gps del mezzo al cloud di Francoforte.
Gli inquirenti hanno recuperato tutta il materiale utile per continuare a fare luce sulla tragedia del 3 ottobre. Sono stati acquisiti i dati sulla costruzione, sulla manutenzione e sui permessi di transito.
Per quanto riguarda la “scatola nera”, il procuratore ha precisato che le telecamere del veicolo potrebbero fornire elementi sulla dinamica dell’incidente. Intanto, un nuovo sopralluogo degli esperti sul cavalcavia è previsto per il 9 novembre.
La nuova autopsia sul corpo dell’autista
È in programma inoltre, una nuova autopsia sull’autista, Alberto Rizzotto. “Stiamo predisponendo un nuovo accertamento autoptico specifico sulla funzionalità cardiaca“, spiega Cherchi, precisando che “stiamo notificando in queste ore l’incarico per l’approfondimento sul cuore dell’autista per avere, alla fine, un quadro complessivo”.
Proprio per questo, si procederà anche con esami che “non sono probabilmente necessari”. Il tutto, con avviso alle parti “in modo ci sia la massima partecipazione e contraddittorio, per poi giungere a linee comuni”.